OH CHE BEL CASTELLO ARAGONA: A VASTO, ALL’OMBRA DI UN GIARDINO DI PIETRA

2 minutes, 33 seconds Read

Un’esperienza gourmet da vivere, con vista sul golfo e spalle alla storia abruzzese

Vasto di nome e di fatto. Dalla terrazza del Castello Aragona il Mare Adriatico è davvero un colpo al cuore. Dire fuori dal comune non è un gioco di parole visto che la rocca è nel comune della provincia di Chieti, in Abruzzo, ma in posizione panoramica con vista sul golfo. Un’esperienza da vivere almeno una volta, ma anche più volte coccolati dall’accogliente Marino Artese. E’ lui che motiva lo staff, in gamba e attento al dettaglio, alle prese fra terrazza e cucina. E’ Artese che sa come farti sentire a casa nonostante l’ambiente decisamente elegante. Perché Marino è figlio di quella famiglia che nel lontano 1964 decise di realizzare l’Hotel Lido, una struttura turistica a ridosso della Statale 16. 

D’accordo la location. D’accordo l’accoglienza. Ma molto fa anche la compagnia con la quale vi recate al ristorante. E molto fa la scenografia naturale allestita sulla collina dove poggia la cittadina di Vasto. In dialetto vastese Lu Uàštecche, questo luogo si presenta ai turisti, tra porte di pietra e luminarie anch’esse con scritte in dialetto presenti tutto l’anno, svelando tesori dal Castello Caldoresco al Duomo di San Giuseppe, dal portale della Chiesa di San Giuseppe alla Loggia Amblingh. Dal punto di vista botanico, l’attenzione è tutta per Palazzo D’Avalos, sede dei Musei Civici, perché custodisce nelle sue mura un Giardino Napoletano che non t’aspetti. Pensato nel XVIII secolo in stile barocco, i quadrati di erba verde non sono un ricordo, come invece lo sono le viti, oggi regno delle bouganvillea.

Ma torniamo dove siamo partiti, da via san Michele, a cena. Qui c’è stato un tempo in cui il “castello” era chiamato Villa Ruzzi. Era un secolo fa. Primi anni del Novecento. In stile liberty, più precisamente nel periodo dello sperimentalismo liberty e neogotico. Quattro le torri angolari addossate alla pianta rettangolare dell’edificio. Immancabili le merlature e i beccatelli ad adornarle. Oh, proprio un bel castello! C’è anche una quinta di vedetta su un lato, più slanciata e alta delle altre. anche in questo castello c’è un giardino. Dove? Nella corte, ma è in muratura. Lo abbiamo alle spalle, quasi ci protegge mentre i nostri occhi si tuffano in mare. Ma anche il mare sembra inchinarsi davanti all’imponenza dell’edificio. Perché un coro di luci, presentano sontuosamente dal litorale il Castello Aragona. Passeggiando, al tramonto e in notturna, eravamo a chiederci cosa ci fosse dietro quel trionfo di luci calde. La lunga teoria di sfiziose soluzioni poi è stata svelata, grazie al consiglio di fare una esperienza gastronomica da parte di Claudio Ucci, un uomo che è una garanzia per questa regione (Presidente Distretto Turistico del Gran Sasso, Direttore di 4 DMC abruzzesi, Direttore del Consorzio Abruzzo Travelling).

I dessert della casa valgono da sola l’esperienza di gusto al castello. Sì, abbiamo iniziato con una fantasia di antipasti, assaggi freddi e caldi. A seguire direttamente il secondo: frittura mista e grigliata di pesce. Chiusura con il dolce decisamente da non perdere!

Similar Posts

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial