POSTNATURAL GARDENING: INTERSPECIE AL MUSE DI TRENTO

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Botanica, crisi ecologica e cura interspecie al MUSE di Trento. Sbarca per la prima volta in un museo italiano il “Postnatural gardening”, per rileggere la botanica in una prospettiva postnaturale e andare oltre il binomio cultura-natura. Perché siamo interconnesi, è sicuro.

Se vi siete mai chiesti cosa possiamo apprendere dal mondo vegetale, oppure come possiamo ripensare il nostro rapporto con esso, allora questo nuovo allestimento dello spazio Agorà è il luogo che fa per voi: fino al 28 aprile al MUSE – Museo delle Scienze di Trento, vi aspettano piante, funghi e licheni.

Il programma, ideato in collaborazione con l’Institute for Postnatural Studies di Madrid, mixa proiezioni di video, immagini e campioni vegetali oltre a un ciclo di appuntamenti tematici con film, performance, laboratori e tavole rotonde.

Ma qual è l’obiettivo del progetto? “Postnatural gardening. Pratiche ecologiche per una cura interspecie”, intende mettere in discussione il nostro tradizionale punto di vista attraverso un ribaltamento della prospettiva, verso una relazione più orizzontale ed una connessione più empatica con il mondo vegetale, che vada al di là delle tradizionali tassonomie e classificazioni.

Fulcro del progetto è l’idea di creare un giardino postnaturale, un luogo di coltivazione di una nuova alleanza tra le storie di vita umane e quelle botaniche, in cui mettere in discussione i valori su cui si basa la modernità e provare a ridefinire modi di stare al mondo attraverso una prospettiva decoloniale che decentralizza l’umano.

“Il MUSE è un centro di ricerca e conservazione il cui operato si fonda sul metodo scientifico. La conoscenza, tuttavia, non si costruisce con la sola scienza: pensiamo a tutti i significati simbolici associati a fiori e frutti che li rendono costrutti culturali, non riducibili alla loro materialità. Queste plurime relazioni, ecologiche e culturali, che ci legano al mondo vegetale sono al centro della riflessione che proponiamo con il progetto Postnatural gardening. Un progetto audace, al confine tra linguaggi e saperi diversi, pensato non tanto per offrire delle risposte, ma per provocare riflessioni su quanto possa essere utile provare ad osservare il mondo anche dal punto di vista di una pianta”, dice Massimo Bernardi, direttore sostituto Ufficio Ricerca e Collezioni MUSE.

Da mio articolo su AGRpress

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