Larici abbattuti per far posto alla pista da bob “Eugenio Monti” per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026: erano nel bosco di Ronco, alle pendici delle Tofane. L’abbattimento è cominciato il 20 febbraio, da parte della ditta Lgb Forestal service di Luca Ghedina Broco, il fratello dell’ex campione di sci Kristian, poi è stato interrotto per colpa delle nevicate. Un taglio privo di senso dal punto di vista forestale, eseguito con lo scopo di lasciar spazio a un’opera destinata ad assorbire risorse pubbliche.
Larici abbattuti per far posto alla pista da bob “Eugenio Monti” per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026: un’area di 19.980 metri quadrati di bosco nella quale saranno tagliati 2.200 metri cubi di legno, 500 larici di un’età compresa tra i 130 e i 180 anni.
Larici abbattuti per far posto alla pista da bob “Eugenio Monti” per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026: i numeri non tornano. Perché su “Altra-montagna”, l’articolo a firma di Luigi Torregiani del 27 febbraio scorso scrive altro: “Leggendo i dati del piano di gestione forestale relativo a quelle aree si evince che, mediamente, la ‘provvigione’, ovvero il volume di legno presente in quell’area, varia tra i 300 e i 350 metri cubi ad ettaro. Il numero di piante si attesta invece attorno alle 280-300 ad ettaro. In pratica, ogni pianta di quel bosco specifico ‘cuba’ mediamente poco più di 1 metro cubo. Ebbene, dalla determina di assegnazione della ditta aggiudicataria si legge che la stima dell’impresa, al momento dell’offerta, è stata di ben 2.200 metri cubi. Si tratta, di conseguenza, del triplo rispetto ai 7-800 metri cubi che, presumibilmente, vegetano nei circa 2 ettari previsti al taglio dal progetto. Sembra insomma che i larici da tagliare siano ben di più dei 5-600 citati dai vari comitati e organi di stampa, ma addirittura quasi 2.000. Un numero però incongruente con le superfici citate nel progetto di SIMICO: su 2 ettari non possono starci 2.200 metri cubi”.
Ma è nella conclusione dell’articolo che Torregiani fa venir voglia di ricominicare a scrivere un altro articolo: “C’è poi un’ultima domanda. Per la compensazione del taglio del lariceto il progetto di SIMICO prevede, oltre a opere di rimboschimento, 23.556,00 euro di indennizzo. Alla luce dell’eventuale aumento della superficie tagliata questo numero andrà raddoppiato o addirittura triplicato? E soprattutto, come verranno spesi questi soldi?”
Da mio articolo su LaPecoraNera