IL FAIR PLAY DELLE NONNE AL PURO RESTAURANT

4 minutes, 13 seconds Read

Può un ingrediente umile come la farina diventare l’arma per sedurre i palati? L’interrogativo trova risposta in Abruzzo con Fossacesia (Chieti) in pool position per la stella imminente allo chef Simone Agabitini. C’è da scommetterci, credete. Ha classe da vendere nonostante la giovane età questo ragazzo che ha fatto della tradizione (necessità) la materia prima (virtù). Il risultato? E’ nei suoi occhi e nei suoi racconti d’infanzia. Perchè c’è stato un tempo in cui Simone, bimbo, giocava a impastare farina e acqua con le nonne, l’abruzzese Imperia e la marchigiana Rosa. Oggi quel gioco è diventato un’eccellenza, che ottimamente si sposa agli ingredienti di mare e terra, dolci e salati, caldi e freddi. Inevitabile si attendano grandi riconoscimenti per lo chef, perché l’amore e la cura che profonde nel piatti è semplicemente poesia. Molti parlano della stella imminente, intanto è sotto gli occhi di tutti il pellegrinaggio di buongustai alla corte del Ristorante Puro, di nome e di fatto. Incastonato nel Supporter Deluxe Hotel, che ci si trovi in sala o sotto le stelle al bordo della piscina, qui le buone maniere a tavola hanno trovato casa. Eh sì, è proprio qui che il fair play trionfa, in questo albergo dall’aria chic trasformato a sorpresa nel campo dove si disputa il “gioco corretto” del mangiare sano, buono e locale. Era l’uovo di Colombo ma bisognava arrivarci. Onore al merito al procuratore Donato Di Campli (nonché presidente dell’ente Fiera) e alla moglie Simona Fattore. Insieme sono loro a fare la differenza in questo ambiente total white incorniciato dal paesaggio. Perché l’esclusivo hotel a cinque stelle Supporter Deluxe Hotel è unico nel suo genere in tutta la Costa dei Trabocchi, anche con il su minimalismo raffinato dove Vendome ha preso la residenza. Loro? A dispetto della irregolarità del profilo dell’Adriatico, sono lineari. Al contrario della costa frastagliata dei Trabocchi, sono diretti e immediati, solari, entrambi. Lui? Accoglie i suoi ospiti. A noi è capitato di stringergli la mano al trabocco Punta Rocciosa. Altri lo hanno incontrato nella hall prima di accomodarsi in una delle 25 camere, molte delle quali con vista mare. Simona? L’abbiamo incontrata in piscina, dove per tutta l’estate si consuma la musica al pianoforte, dal vivo, nelle serate ad hoc a bordo piscina. Ma chi vuole può mangiare al ristorante interno, consumare un pre dinner al Rooftop bar, di ritorno dalla spiaggia privata Twin Beach, prima di fare un salto al Supportino o ballare al Supporter Beach.

Una cosa è certa: dopo aver portato Biagio Antonacci e De Gregori in coppia con Venditti nel parco villa delle Rose di Lanciano, l’entusiasmo dei coniugi non si placa. Come non si placa l’entusiasmo di tutti quanti lavorano nella realtà Support: incredibile! Sono contagiosi: ma provate a pensare a uno staff a lavoro che, nel dopolavoro, sceglie le strutture del Support per mangiare, ballare, nuotare o bersi un drink. La storia parla da sé. Altroché fair play.

E il discorso torna alle nonne di Simone Agabitini: “Con nonna Imperia facevamo gnocchi e tagliatelle. Mentre con nonna Rosa facevamo dei mini-cappelletti spendendo giornate intere. I loro insegnamenti li riporto nella mia cucina, nel piatto “plin al nero di seppia”. Un plin ripieno di gambero e salsa al gorgonzola e caviale: un bel mix tra prodotti della terra e del mare”, racconta lo chef.

IMG_20230727_142004
IMG_20230729_224156
IMG_20230729_224109
IMG_20230729_215657
IMG_20230729_222727
IMG_20230729_221217
IMG_20230729_221117
IMG_20230729_221329
IMG_20230728_222116
IMG_3899
IMG_20230727_142150
IMG_20230729_230304
20230728_210607
20230728_215850
IMG_3893
20230728_212901
IMG_20230727_142004 IMG_20230729_224156 IMG_20230729_224109 IMG_20230729_215657 IMG_20230729_222727 IMG_20230729_221217 IMG_20230729_221117 IMG_20230729_221329 IMG_20230728_222116 IMG_3899 IMG_20230727_142150 IMG_20230729_230304 20230728_210607 20230728_215850 IMG_3893 20230728_212901

CHI E’ SIMONE AGABITINI

Al Puro Restaurant del Supporter Deluxe Hotel di Fossacesia, brilla lo chef Simone Agabitini che ha imparato a cucinare giocando con le nonne. Ma chi è davvero questo ragazzo? “Non ho deciso di fare questo mestiere. Questo mestiere mi è capitato – racconta lo chef del Supporter Deluxe Hotel di Fossacesia – Mi sono innamorato della cucina. Ho fatto le magistrali, volevo fare l’insegnante e mi piacevano i bambini. Finita la scuola sono andato a Firenze, dove ho fatto l’agente di commercio. Trascorsi 3 anni, preso dalla noia, ho deciso di partire e fare una piccola esperienza di 6 mesi a Londra per poi partire per il Canada. Arrivato a Londra mi sono reso conto che l’esperienza era utopica, perchè non sapevo parlare inglese, non avevo nessuna esperienza e ho avuto tante difficoltà, così ho iniziato a lavorare in una cucina a due ore di distanza da dove abitavo. Facevo il pendolare e facevo il lavapiatti. Ho imparato a parlare inglese e mi sono appassionato all’attitudine che c’è in questo mestiere: mai stare fermi, sempre dinamici e creativi. E’ stato però uno dei miei migliori amici a darmi il via come chef: Adolfo de Cecco, vive ancora a Londra e ha il ristorante Casa Fofò, una stella Michelin. Da lavapiatti che ero, sono diventato aiuto cuoco. Mi sono spostato a Londra e ho lavorato con Adolfo fino a quando le nostre strade si sono divise. Ho lavorato anche con Gordon James Ramsay e Jamie Trevor Oliver che mi hanno inculcato una voglia immensa di scoprire i prodotti e portarli a tavola, trasformarli per valorizzarli al meglio. Dopo 10 anni in Inghilterra sono rientrato in Italia, a Fossacesia, per portare le mie esperienze”.

Similar Posts

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial