MASSA-CARRARA META TOP PER NEW YORK TIMES MA SOLO 0,5% MARMO ESTRATTO PER L’ARTE

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Il New York Times ha inserito Massa-Carrara nell’annuale rubrica “i posti da vedere”, ma solamente lo 0,5% del marmo estratto è per scopi artistici. “Gli appassionati d’arte – si legge nella scheda che giustifica la scelta – possono anche esplorare le circostanti Alpi Apuane da cui è stato estratto il marmo per tanti capolavori, tra cui il David di Michelangelo, visitare le cave di marmo e magari incontrare uno scultore che scolpisce sul lato della strada”.

Una meta a settimana, infatti sono 52 le destinazioni che il quotidiano invita a visitare quest’anno. Al 17imo posto c’è la “capitale” del marmo, unica destinazione italiana. Ma le bellezze che hanno colpito la giornalista Ingrid K. Williams sono altre come ha spiegato: “Nel tentativo di ridurre la folla che riempie le Gallerie degli Uffizi a Firenze, il rinomato museo ha trasferito alcuni dei suoi capolavori in luoghi meno conosciuti in tutta la Toscana. Nell’ambito dell’ultima iniziativa del programma in continua espansione noto come Uffizi Diffusi, una raccolta di opere, tra cui dipinti provenienti dallo studio del pittore barocco Carlo Dolci, sarà esposta questa primavera nella città di Massa, presso il Palazzo Ducale, che ospita anche gli uffici governativi della provincia di Massa-Carrara, nella Toscana nord occidentale”.

Arte, cibo e natura, ma anche le Apuane dove negli ultimi 20 anni si è scavato più che nei precedenti 2000 di anni. Un danno per l’ambiente che ha ben memoria dei danni causati dalla marmettola, un fango carbonatico prodotto dall’attività di estrazione e di segagione del marmo. E pensare che “Carrara” deriva il suo nome da CAR, termine che secondo San Gerolamo significherebbe CITTÀ SUI CARRI; e da IARA, che significa LUNA.

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