INQUINAMENTO: MAL D’ARIA DI CITTA’ 2024

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Inquinamento: mal d’aria di città 2024. Il report preoccupa. Rispetto ai target 2030, fuorilegge il 69% delle città per il PM10, l’84% per il PM2.5 e il 50% per l’NO2. Nel 2023, 18 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di PM10.

Maglia nera con 70 giorni di sforamento c’è Frosinone (con la centralina di Frosinone Scalo), il doppio rispetto ai valori ammessi, seguita da Torino (Grassi) con 66, Treviso (strada S. Agnese) 63 e Mantova (via Ariosto), Padova (Arcella) e Venezia (via Beccaria) con 62. Anche le tre città venete, Rovigo (Centro), Verona (B.go Milano), e Vicenza (Ferrovieri), superano i 50 giorni, rispettivamente 55, 55 e 53. Milano (Senato) registra 49 giorni, Asti (Baussano) 47, Cremona (P.zza Cadorna) 46, Lodi (V.le Vignati) 43, Brescia (Villaggio Sereno) e Monza (via Machiavelli) 40. Chiudono la lista Alessandria (D’Annunzio) con 39, Napoli (Ospedale Pellerini) e Ferrara (Isonzo) con 36.

Legambiente: “Un anno di poche luci e molte ombre. La salute dei cittadini è a rischio, Governo, Regioni e Comuni devono accelerare. Per ottenere aria pulita, bisogna ripensare subito la mobilità urbana, implementando zone a basse e zero emissioni, ridisegnando lo spazio pubblico urbano con Città a 30 km/h e strade scolastiche, investendo massicciamente nel trasporto pubblico locale, nell’ampliamento di reti ciclo-pedonali e nell’elettrificazione di tutti i veicoli. Indispensabile agire sinergicamente anche sulle altre fonti di inquinamento, come il riscaldamento domestico e l’agricoltura”.

Inquinamento: considerando che in Italia ci sono 47.000 decessi prematuri all’anno a causa del PM2.5, è cruciale – avverte Legambiente – che il Governo italiano non ostacoli ulteriormente questo percorso, evitando deroghe e clausole che possano giustificare ritardi nel raggiungimento degli obiettivi.

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