Il caffè di cicoria è una alternativa senza caffeina all’arabica. Sconsigliato a tutte le donne in gravidanza per via della sua azione di stimolazione dell’utero, ma anche nei casi in cui si soffra di gastrite, ulcera peptica e colecisti o calcoli renali, della cicoria si usa tutto: foglie, fiori e radici.
Il caffè di cicoria (in botanica la pianta si conosce come Chicorium intybus), si ottiene dalle radici della pianta essiccate, macinate e tostate. La bibita ovviamente è particolarmente amara soprattutto se usate la cicoria di campo. E’ diffusa ovunque. Questo è il periodo di raccoglierla. Ma attenzione a quando andate in giro per campi, perché è facile confondere le erbe medicinali da portare in tavola. E non tutte si possono mangiare. Dipende anche dal periodo della raccolta. A marzo spiga, quindi non si possono più mangiare le foglie e neppure le radici, che invece si raccolgono in autunno. Il suo fiore, edibile, è di colore azzurro e lo conoscono bene i pastori che lo usavano come orologio, visto che i fiori si aprono solo al mattino e cominciano a schiudersi a metà pomeriggio, o per la pioggia.
Il caffè di cicoria comunque ha un sapore simile a quello del caffè, un più più amaro, ma non contiene caffeina. Bene, ma se usate la radice di cicoria in polvere, fate attenzione a quando riempite la moka: mi raccomando fino a metà!